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Partenze tutti i sabato e domenica da Napoli Beverello, Ischia Casamicciola e Ventotene

Biglietto di andata e ritorno in giornata per l’isola di Ponza più escursione in barca alla scoperta di Palmarola con light lunch a bordo

Partenza da Napoli Beverello ore 08:10, da Ischia Casamicciola ore 09:10 e da Ventotene ore 10:10

Partenza dall’isola di Ponza ore 18:00

Tariffa da Napoli: Adulto 94,00 € – Bambino 57,50 €

Tariffa da Casamicciola: Adulto 83,00 € – Bambino 52,00 €

Tariffa da Ventotene: Adulto 69,00 € – Bambino 44,50 €

Supplemento alta stagione 9,00 € per passeggero con partenza sia da Napoli che da Ischia dal 9 al 31 agosto 2025.

Scopri Palmarola, da Napoli Beverello o Ischia Casamicciola

Palmarola è una tra le isole più belle del mondo.

E’ una terra disabitata e, forse, ciò la rende ancora più attraente per la voglia di esplorarne e ammirarne le bellezze. La limpidezza delle acque e il fascino della costa scolpita dal mare e dal vento rapiscono l’attenzione del visitatore, che ne resta incantato.

Prima di dirigersi sulla rotta di Palmarola – l’isola dista dal porto di Ponza poco più di 7 miglia – si costeggia il versante sud-est di Ponza. Quindi, partendo dal Molo Musco, si visitano le Grotte di Pilato, note anche come “Murenaio Romano” (visitabili altresì nel Periplo dell’isola di Ponza); poi, è possibile vedere: i Faraglioni della Madonna, la spiaggia della Parata, i Faraglioni del Calzone Muto, il Bagno Vecchio, la Scarrupata, il Faraglione della Guardia, passando al largo della Punta del Fieno e della maestosa falesia di tufo giallo con la sottostante spiaggia di Chiaia di Luna. Da qui inizia la navigazione verso Palmarola. La tratta dura circa 40 minuti. Il percorso in barca consente di visitare gli 8 km di costa di quest’isola che, solitaria, ma rassicurante, si distende sul mare. Numerose sono le cavità e le grotte marine in cui ci si imbatte. Durante il tragitto sono previste soste per i bagni.

Giunti a Punta Vardella, nella parte più a sud dell’isola, si possono ammirare: lo Scoglio Suvace; Cala Brigantina, che prende il nome dai pirati che nel medioevo vi trovavano riparo; lo Scoglio del Cappello; gli Scogli denominati i Fucili che in passato formavano un arco naturale, crollato in seguito a una violenta mareggiata; i Faraglioni di Mezzogiorno, tra i quali si distingue quello più grande al cui interno si apre un incantevole grottone, alto circa 20 metri, in cui si entra con la barca e poi si esce dall’altro lato. Seguono poi, il Faraglione Pallante, le Grottelle, lo Scoglio dell’Elefante, il Faraglione di S. Silverio, i Faraglioni e le grotte delle Galere, spiaggia o cala porto, sovrastata da una parete rocciosa parzialmente composta di ossidiana, vetro vulcanico di colore nero. Qui è possibile effettuare una sosta in spiaggia. Nella roccia tufacea si scorgono numerose spelonche e grotte realizzate dai primi coloni ponzesi. In esse vi trovavano riparo i contadini che coltivavano la terra a Palmarola.

Dopo la sosta in spiaggia, l’itinerario prosegue verso Punta Tramontana. Si incontrano quindi, i Piatti, scogli appiattiti che affiorano dal mare. E’ possibile osservare con meraviglia la trionfale parete denominata “la Cattedrale”, formata da una struttura colonnare di basalto. La secolare erosione eolica ha determinato in questa parte dell’isola una spettacolare conformazione della roccia tufacea. Sulla sommità della montagna si scorge una piccola colonia di palme nane.

E per finire, lo scoglio dello Spermaturo, la spiaggia dei Vricci, la Grotta del Bue Marino, la Forcina e le Gradelle. Completato il pèriplo dell’isola, si fa rientro a Ponza seguendo la rotta iniziale.

Non sono ammessi animali domestici a bordo dell’unità navale utilizzata per l’escursione.

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